Documento conclusivo Congresso Nazionale MU Montesilvano 7-8-9 giugno 2011


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Documento conclusivo del congresso ORSA Macchinisti Uniti

Montesilvano, 7-8-9 Giugno 2011

 Il Congresso plaude e condivide la relazione introduttiva dei Coordinatori Nazionali Esecutivi uscenti ed esprime un profondo ringraziamento per il lavoro svolto.

 Le elezioni delle RDB, aperte a tutti i lavoratori, hanno registrato la partecipazione della stragrande maggioranza dei macchinisti italiani determinando il costante rinnovamento dei delegati con l’ingresso di tanti giovani. Tali modalità elettive rappresentano un alto momento di democrazia partecipativa che deve essere l’elemento identificativo del movimento Sindacale di BASE ed autonomo.

 Un evento politicamente rilevante che conferma il profondo radicamento della nostra organizzazione sul territorio e la fiducia dei lavoratori.

 Il Congresso respinge il tentativo di sottrarre al PdM la possibilità di decidere sulle proprie sorti contrattuali; tentativo ancor più deplorevole se si tiene conto che il PdM e, più in generale, il personale dei treni  è sotto attacco anche in questa tornata contrattuale.  La legittima possibilità di valutare i contratti  e di decidere in merito alla loro sottoscrizione costituisce per il settore una condizione irrinunciabile.   

 Or.S.A. Macchinisti Uniti, ricerca il confronto e il dialogo con tutti i lavoratori, senza distinzioni di appartenenza, nonché con le loro dirette Rappresentanze per costruire un fronte progettuale e coeso in grado di contrastare l’attacco datoriale teso a scardinare i diritti e le tutele dei lavoratori.  

 A tal fine, il Congresso promuove un’assemblea nazionale  dei macchinisti, possibilmente insieme al personale dei treni, per elaborare una proposta condivisa, a partire dall’equipaggio e dall’orario di lavoro, da contrapporre alle irricevibili proposte datoriali. Proposta da supportare, eventualmente, con adeguate azioni di lotta.

 Di fronte ad un piano d’impresa, di cui si hanno solo notizie dagli organi di stampa, figlio di una liberalizzazione senza regole,  che prevede societarizzazioni, dismissione e cessione di rami di impresa, con la conseguente  polverizzazione del trasporto ferroviario, è indispensabile la massima compattezza di tutti i ferrovieri. L‘Or.S.A. Macchinisti Uniti, condivide il percorso unitario, ma ritiene strumentali le accuse di corporativismo, poiché le legittime prese di posizione del settore macchina costituiscono l’unica risposta alle provocatorie proposte aziendali. Anche nel confronto in atto sul rinnovo del CCNL assistiamo ad una riproposizione del modello “Marchionne”, del prendere o lasciare, che questo Congresso rigetta a favore dell’unicità contrattuale, dell’unicità d’impresa e della clausola sociale, da intendersi come obbligatorietà dell’applicazione del CCNL di riferimento su base legislativa.

 Il Congresso rileva che il percorso di costruzione del CCNL della mobilità, così come si sta sviluppando, si allontana dal progetto iniziale che tendeva giustamente a rappresentare, in maniera univoca, tutti i lavoratori del comparto. Invece, il percorso intrapreso rischia di mantenere due distinte aree contrattuali, con una ulteriore frammentazione al loro interno che, contrariamente alle aspettative, è funzionale soltanto a generare la concorrenza tra lavoratori, legittimando le imprese al dumping contrattuale con la sola parvenza di un contratto unico, mentre le regole di orario e salario sono differenti.

 La continua riduzione del servizio di trasporto regionale, pubblico locale e metropolitano, conseguente ai tagli della manovra finanziaria, ha ricadute sul piano occupazionale, con l’aumento delle tariffe.  L’Or.S.A. è impegnata ad invertire questa tendenza e, nel contempo, a salvaguardare un bene collettivo, difendendo i lavoratori e le loro condizioni economiche e normative.

 Il generale tentativo delle parti datoriali, finalizzato a destrutturare le regole in nome della liberalizzazione, non tiene conto delle ricadute legate alla sicurezza che, a torto, sono considerate dalle aziende un costo che incide sul prodotto. La nostra Organizzazione ritiene la sicurezza un valore assoluto e non commerciabile; un valore da perseguire non solo attraverso l’implementazione tecnologica e il rispetto delle procedure, ma soprattutto con la definizione di adeguate regole sull’orario di lavoro, poiché eccessivi carichi di lavoro, specie se collegati a particolari regimi di orario, determinano l’aumento dei livelli di stress, compromettendo quelli di sicurezza.

 Questo aspetto, unitamente al problema del soccorso al macchinista ed ai viaggiatori, va affrontato e risolto con decisione, coinvolgendo le sedi  istituzionali e contemporaneamente sensibilizzando i lavoratori ad una presa di coscienza finalizzata alla determinazione di una organizzazione del lavoro e di regimi di orario rispondenti alle necessità psico-fisiche dei lavoratori.

 Viceversa, l’introduzione del sistema di turnazione IVU produce l‘effetto opposto. Il sistema informativo IVU rappresenta l’ennesima operazione per azzerare la contrattazione collettiva in favore di quella individuale, sottraendo i turni ed altri istituti contrattuali ad ogni forma di controllo  generando  possibili discriminazioni.

 Questo progetto sta determinando squilibri sui carichi di lavoro e sul salario dei macchinisti che già da tempo subiscono gli effetti negativi di intese firmate da OS che non intendono, come in passato, confrontarsi con i lavoratori colpiti dai negativi accordi siglati in successione.

 Il Congresso, accogliendo la richiesta fatta in  alcuni interventi, ritiene necessaria la costituzione di una commissione che analizzi le proposte di rinnovo contrattuale al fine di rilevarne le criticità  e di elaborare una controproposta, coerente con le aspettative del settore da elaborare attraverso un’ampia consultazione dei macchinisti.

 Il congresso, rilevando la necessità di meglio coordinare, nonché presenziare i processi di trasformazione delle imprese di trasporto ferroviario e metropolitano con CCNL Autoferrotranvieri, delibera l’affiancamento ai coordinatori nazionali esecutivi di un coordinatore dell’area Auto-Ferro, che sarà indicato dai delegati nelle imprese ove la nostra OS ha strutture di rappresentanza.   

 Il congresso ringrazia i coordinatori uscenti Claudio Grimaldi e Fabio Riberti per il lavoro svolto e per la disponibilità che li vedrà proseguire nel loro impegno sindacale volto a tutelare tutti i macchinisti.

 I colleghi non dimenticano che la loro scelta di dare spazio ai giovani delegati che si propongono nella nostra O.S. permette un rafforzamento della struttura ben sapendo che il loro apporto continuerà con la stessa determinazione. 

Montesilvano,  9 Giugno 2011