2011-09-22 OrSA Incontro FS

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COMUNICATO AI LAVORATORI

INCONTRO CON IL GRUPPO FS

Ieri 21 settembre ha avuto luogo l’incontro tra le OOSS e il gruppo FS.

            L’ad ha fatto il punto sull’andamento del gruppo nei primi 6 mesi del 2011 evidenziando il miglioramento del conto economico rispetto le previsioni. Ha inoltre evidenziato  l’aumento dei viaggiatori  sia nel trasporto regionale sia nel trasporto a lunga percorrenza anche se si registra, in controtendenza, una flessione dei viaggiatori nel cosiddetto servizio universale e nel servizio effettuato sulle linee “non principali”. Anche per il trasporto delle merci si è registrato un incremento del 6%  di t/km.

            Per quanto concerne il futuro prossimo la situazione del gruppo, a seguito dei tagli effettuati nelle ultime manovre economiche alle risorse destinate al trasporto pubblico locale, al servizio a lunga percorrenza e alla manutenzione della rete ferroviaria, rischia di diventare veramente pesante.

            In definitiva i tagli alle risorse, che hanno già provocato immediate reazioni da parte delle regioni, porteranno con ogni probabilità alla revisione se non alla disdetta dei contratti (TPL)  di servizio oggi in essere. Sono prevedibili tagli più o meno importanti, a seconda della capacità delle regioni di far fronte alla carenza delle risorse, all’offerta commerciale, ai livelli occupazionali e aumenti alle tariffe.

            L’ad ha dichiarato che Trenitalia, se le regioni non confermeranno i contratti di servizio, non sarà  in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali (non ha nessuna intenzione di assolvere alla funzione di ammortizzatore sociale), e non sarà nelle condizioni di pagare gli stipendi.  Non solo, anche gli investimenti per l’acquisto del materiale rotabile saranno a rischio.

            Anche per RFI, se non vi saranno novità, le conseguenze dei tagli per la manutenzione della rete ferroviaria saranno veramente importanti. Non saranno garantiti gli attuali livelli manutentivi con inevitabili conseguenze organizzative.

            Trenitalia vanta attualmente un credito di circa 1400 milioni di euro dalle regioni per il servizio già svolto, prevede in conseguenza ai tagli, minore risorse per 1200-1300 milioni, ed è impossibilitata a reperire liquidità sul mercato finanziario per una precisa disposizione del Ministero del Tesoro. Condizioni che porranno seri problemi all’ordinaria gestione della società.

            Quindi ridimensionamento nel trasporto regionale (20% ?), ridimensionamento del trasporto LP, sono interessati circa 100 treni del servizio universale e altrettanti treni a mercato che non si giustificano economicamente. In sostanza un terzo dell’intera produzione della divisione passeggeri N/I.

            Come accennato le decisioni assunte dal governo che porteranno alle conseguenze paventate, hanno  già registrato vigorose reazioni di tutte le regioni con atti politici avversi . Ma nulla è sinora cambiato.

            Come OS abbiamo già scioperato e manifestato con convinzione contro i contenuti della finanziaria bis il 6 settembre, su cui abbiamo già scritto, anche se dobbiamo anticipare che, considerata la gravità della situazione, sarà necessario dare continuità a quella prima azione.

            Nel suo intervento l’ad ha sollecitato, alla luce della modifica apportata dall’art 8 della finanziaria bis, all’art. 36 del decreto legislativo 188/03, la riapertura del confronto per concludere in tempi stretti il contratto della mobilità.  Se la trattativa non riprende è necessario rinnovare il contratto aziendale richiedendo, per evitare il dumping contrattuale, le condizioni, normative ed economiche, convenute con altre imprese quali quelle di NTV. Persistendo l’attuale situazione non ha escluso la disdetta del contratto.

            Il fronte sindacale ha evidenziato che per le questioni relative ai provvedimenti governativi l’impegno  del sindacato in difesa del trasporto ferroviario e dei servizi per la collettività è stato e sarà pieno.

            Relativamente al rinnovo contrattuale è stato ribadito che è necessario riprendere il confronto in sede ministeriale e che la ripresa della trattativa non dipende dal sindacato che attende da tempo la convocazione del tavolo e soprattutto un atteggiamento positivo, sinora non riscontrato, da parte delle associazioni datoriali. Solo dopo è possibile concludere l’accordo aziendale.

Ciò premesso abbiamo posto l’esigenza, per ristabilire relazioni sindacali accettabili, di dare soluzione ad altri problemi contingenti e gravi quali:

1.      trasferimento del ramo trasporto marittimo passeggeri e veicoli fra Calabria e Sicilia di RFI spa alla società Bluferries s.r.l., che interessa 82 lavoratori e 5 navi. Abbiamo richiesto di sospendere la procedura attivata in base alle previsioni dell’art 2112 del cc e riprendere il confronto per ricercare soluzioni condivise e soprattutto che prevedano l’applicazione del contratto dei ferrovieri. La risposta è stata negativa. Oggi è previsto un incontro del quale sarete informati tempestivamente.

2.      l’accompagnamento notte che interessa oltre 400 persone che dal prossimo dicembre rischiano il posto di lavoro. Anche per questa vertenza abbiamo richiesto di ricercare soluzioni conservative, la risposta è stata negativa in quanto tale servizio è in perdita per circa 60 milioni di euro.  

3.      IVU: su tale tema le posizioni sindacali come è noto sono diverse. Infatti, come OrSA non abbiamo siglato l’accordo proprio perché erano  palesi i problemi che tale sistema avrebbe procurato; mancato rispetto del contratto, difficoltà a programmare il proprio tempo libero, carichi di lavoro e retribuzioni differenti, ecc. Le altre OS, considerato il malcontento del personale, hanno tentato, senza successo, di far modificare l’impostazione di alcune precondizioni del sistema.  

Come Or.S.A. abbiamo, tra l’altro, richiesto il pagamento del premio di risultato già maturato.

Roma, 22 settembre 2011