21-05-2012 Accordo Tecnico Cargo

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ACCORDO TECNICO CARGO… AL PEGGIO NON C’E’ MAI FINE!?!

SIAMO ARRIVATI AL PARI o DISPARI !  ASPETTIAMOCI IL TESTA o CROCE

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Credevamo di averle viste tutte, invece, ancora una volta siamo costretti ad assistere ad un’altra puntata di questo infinito romanzo che vede dalla parte delle vittime i macchinisti e da quella dei “Serial Killer” sindacati (nazionali regionali o non si sa bene cosa) e impresa.
Stupisce, anche in questa occasione, la scarsa attenzione dedicata alla sottoscrizione di accordi, seppur tecnici, come quello di Cargo del 21 maggio 2012 (applicativo dell’ accordo del 29 marzo 2012). Ci chiediamo se i sottoscrittori di simili accordi sappiano cosa vuol dire fare il MESTIERE di Macchinista.
Dalla lettura del testo sembra proprio di no!
Ma andiamo per ordine: l’accordo del Novembre 2010 prevedeva la possibilità (esclusivamente nei raccordi previsti dal P.I.R.) di far svolgere le operazioni di aggancio/sgancio della locomotiva, apposizione/rimozione dei fanali di coda e prova del freno al personale di macchina. Il passo successivo era stato quello di presentare un progetto di “Autoproduzione” che avrebbe dovuto riguardare 22 impianti sul territorio nazionale all’interno dei quali si sarebbero dovute svolgere le operazioni previste dal precedente accordo. Il vero obbiettivo, però, è stato palesato con l’accordo del 29 marzo che concede  in qualsiasi località, impresenziata o meno da personale di terra della divisione Cargo, tutte le lavorazioni non proprie del nostro profilo. Con una semplice operazione aritmetica hanno sommato le indennità di utilizzazione concordate il 17 novembre 2010 previste per i due Macchinisti e, giungendo alla cifra di 11,28 € le hanno riconosciute al solo macchinista che effettivamente svolge le operazioni.
L’accordo tecnico siglato nei giorni scorsi rasenta veramente la farsa, il PDM per garantire una equa distribuzione dei carichi di lavoro e della retribuzione sarà suddiviso in “ Quelli dei giorni pari o in  quelli dei giorni dispari”… e se proprio non potranno fare a meno di effettuare agganci o apposizione dei fanali potranno sicuramente chiedere il permesso al collega di poterli effettuare al suo posto.
Per fare di meglio avrebbero dovuto ricorrere ad una conta di fanciullesca memoria!
Nessuna buona notizia per quanto attiene la maggiorazione dei tempi accessori per l’effettuazione delle operazioni. Infatti, anche per tale argomento è stato concesso uno sconto; ma si sa che ciò avviene sempre quando si vende merce di un altro proprietario.
Rasenta il ridicolo la possibilità prevista nell’accordo di effettuare in modo contestuale le operazione di apposizione/rimozione fanali con quella di messa/tolta in opera delle staffe. Per farci capire dopo aver occupato entrambe le mani per posizionare/rimuovere i fanali, “contestualmente” dove dovremmo tenere le staffe ???
Ultimo, ma non per importanza, è il tema degli indumenti per svolgere tali operazioni; ovviamente hanno deciso di consegnarli direttamente al personale che dovrà aggiungerli alla capiente borsa da lavoro (tra l’altro mai consegnata in gran parte degli impianti) ed agli altri DPI sempre senza prevedere oneri di tempi a carico dell’azienda e apposite soluzioni per custodirli nell’impianto di appartenenza (preludio della base operativa).
Siamo sempre più preoccupati…  
 
A quando l’accordo per “la lotteria degli esuberi“???
 
ROMA  23-5-2012