Pubblichiamo di seguito un interessante punto di vista di un cittadino/utente italiano a proposito delle ultime scelte operate da Trenitalia.
Come nel XXI secolo fu impedito ad un cittadino di raggiungere Giulianova provenendo da Pescara.
Mi chiamo Gerlando Fabio Sorrentino, sono da tempo titolare di un abbonamento ferroviario di Trenitalia per la tratta regionale Pescara Centrale-Giulianova. Sul retro del tagliando di abbonamento è riportato un prospetto grafico in cui Trenitalia afferma orgogliosamente che chi utilizza il treno come mezzo di trasporto privilegiato, contribuisce ad abbattere di oltre il 50% le emissioni di anidride carbonica. Ebbene, da oggi, nel mio caso, io, grazie alla collaborazione di Trenitalia, tornerò stabilmente ad incrementare di oltre il 50% le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera terrestre.
Vivo a Giulianova, ma da molto tempo lavoro a Pescara dove, svolgendo la mia attività professionale in un albergo, il mio turno lavorativo termina attorno alle ore 23:00, per cui ho finora avuto modo di utilizzare il mezzo ferroviario per rientrare a Giulianova grazie all’unico treno disponibile in quella fascia oraria, l’Espresso 924 Lecce-Bolzano, affiancato nel periodo estivo da un altro convoglio diretto a Torino Porta Nuova.
Com’è noto, queste corse notturne sono state da oggi soppresse (con la conseguente perdita di numerosi posti di lavoro), pertanto chi, come me, deve spostarsi da Pescara per raggiungere le cittadine limitrofe in un orario compreso fra le ore 21:00 circa e le ore 05:00 della mattina successiva, è costretto da ora in poi a farlo in automobile, perché una città capoluogo di provincia come Pescara non dispone, in tale estesissima fascia oraria, di alcun tipo di collegamento ferroviario o di autobus di linea che la colleghino ad altri importanti centri urbani costieri. L’incongruità di questa irrazionale distribuzione del trasporto ferroviario viene evidenziata ancor di più dal fatto che le numerosissime e talvolta ridondanti corse diurne sono spesso intervallate ad una distanza di soli quindici minuti, mentre tale embarras de richesse viene improvvisamente interrotto dal lungo buco nero serale-notturno di circa otto ore!
Quale imperscrutabile criterio ha impedito che almeno una delle pletoriche corse diurne presenti ogni quarto d’ora potesse essere opportunamente dirottata come unica ma provvidenziale e utilissima corsa notturna?
Tutto ciò porterà all’aggravamento dei summenzionati contributi all’inquinamento atmosferico, all’ incremento del traffico stradale e delle problematiche relative ai parcheggi, nonché al deterioramento della qualità della vita personale, costretta a confrontarsi quotidianamente con lo stress e l’effetto logorante di tutti questi elementi combinati insieme. Senza poi trascurare il fatto che il costante aumento del costo dei carburanti, spingerà ad uno spropositato aumento del cespite di spesa familiare obbligatoriamente riservato a tale scopo, depauperando ancora di più il potere di acquisto riservabile altrimenti ad altri generi di consumo.
E come faranno quei turisti e viaggiatori che, arrivando a Pescara con un volo serale come, ad esempio, quelli attualmente operativi da Linate e Orio al Serio, avessero necessità di proseguire verso altre località come appunto Giulianova, in mancanza totale di treni e autobus, se non facendo ricorso ai molto più costosi e inquinanti taxi?
Per non parlare, infine, degli accresciuti rischi legati alla salute e all’incolumità fisica, che le statistiche relative al traffico automobilistico indicano tristemente come fonte più probabile di incidenti ed infermità, se non addirittura di morte?
Pensiamo ad esempio a tutti quei giovani che, dovendo raggiungere locali notturni ubicati lungo la costa abruzzese-marchigiana, lo fanno in automobile, in mancanza di un’alternativa su rotaie o su autobus di linea, con tutti i notori rischi legati alle conseguenze del consumo di alcolici e quant’altro.
Complimenti vivissimi a Trenitalia per avere dato un tale generoso contributo all’aumento dell’inquinamento atmosferico come a quello del traffico stradale, del rischio di incidenti mortali, della diminuzione dei parcheggi, della pesante penalizzazione del diritto alla mobilità di cittadini, lavoratori e turisti, della perdita di molti posti di lavoro, del deterioramento della qualità della vita e delle finanze di chi quotidianamente si troverà costretto d’ora in poi ad affrontare tutto questo. Complimenti vivissimi a loro e all’inerme ed inerte classe politica locale che ha permesso tutto questo!
Un lavoro da manuale, non c’è che dire!
Altro che globalizzazione.
Qui, a breve, saremo capaci di prendere un aereo che in poche ore ci porti da Pescara a Pechino o a Sydney, ma intanto non sapremo più come arrivare da Pescara a Giulianova!
Gerlando Fabio Sorrentino