DALLA TOSCANA
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2011/08/25/news/renzi-20845107/
LA POLEMICA
Troppi treni soppressi, si va in bus
La Regione: "Così non va"
Le tratte più in difficoltà sono il nodo di Siena e i collegamenti Firenze-Mugello. Anche i sindacati contro le Ferrovie. La replica: sono pochi
E' la rivincita della storica corriera. E guai a voi, pendolari o turisti che avete scelto di abbandonarla per prendere il treno, un mezzo più moderno, più veloce e più comodo, anche se solo in teoria. Allontanatevi dai binari, riprendete i vostri trolley e le vostre borse e sotto il sole caldo trascinatele fuori sulle vostre gambe. Vi aspetta un pullman, oggi sarà lui a portarvi a destinazione, e forse anche domani.
In questa estate a Trenitalia è mancato, e tuttora manca, il personale per poter coprire tutte le tratte. Così alcuni convogli non si sono mossi. Secondo il sindacato Orsa si parla di decine di casi ogni giorno, e spesso non c'era nessun bus ad aspettare le persone fuori dalla stazione, che hanno dovuto attendere il treno successivo. Per la Cisl sono 100-120 al mese. Per Trenitalia meno di 8 sugli 800 che quotidianamente solcano le colline toscane e soltanto quelli meno frequentati.
Una guerra di cifre. "Ma la Regione perché non dice niente?" si domanda Orsa, aprendo un altro scontro, stavolta su chi abbia denunciato prima i disservizi. "Nessun silenzio - ha ribattuto l'assessore regionale Luca Ceccobao - siamo stati noi, per primi, a chiedere immediati interventi". E rilancia pure sui numeri: "Il 2% dei treni è stato soppresso".
Il motivo dei tagli è chiaro: mancano i ferrovieri. "Tra le ferie e le mancate assunzioni, ci sono zone dove in estate manca il personale", dicono dall'Orsa. La Fit-Cisl aggiunge che la colpa è anche dei guasti al materiale rotabile. Ma dall'azienda non ribattono al sindacato, dicono solo che questi spostamenti dai binari ai pullman sono una scelta, dettata soprattutto dalla scarsa presenza di passeggeri. Poi c'è la questione delle tratte. Per i sindacati addirittura quelle che passano da Siena, la Firenze-Pisa e la Firenze-Livorno avrebbero subito il declassamento. Insomma, proprio le principali. Un'accusa che Fs respinge, parlando di percorsi secondari in cui è ragionevole poter sostituire un treno con un bus senza creare disagi.
Ci pensa la Regione a portare un po' di ordine: "C'è stato un netto incremento delle soppressioni rispetto al periodo", dicono. "L'attività di diffida e denuncia delle difficoltà segnalate sia dagli utenti che dai nostri ispettori è stata quotidiana, specie sulle tratte più in difficoltà, come il nodo di Siena-Chiusi e i collegamenti Firenze-Mugello". Due punti conosciuti dall'assessore: il primo è la sua provincia, mentre la Faentina è la sua "bestia nera", dove i pendolari l'hanno più volte accusato di non far niente per difenderli dai disservizi.
Mentre l'Orsa si domanda se questi tagli siano un preavviso di quelli che arriveranno con i nuovi orari di settembre, e i pendolari del Valdarno su Facebook parlano di 12-20 treni in meno sulla propria linea, cifre non ancora confermate, Ceccobao prova a portare la calma: "Abbiamo innalzato il valore del rimborso per gli abbonati per i mesi di giugno e luglio. Normalmente è pari al 20%, ma su nostra richiesta è al 50% del valore dell'abbonamento per cinque linee: Firenze-Siena-Grosseto, la Firenze-Prato-Bologna, le due Firenze-Borgo S.L, la Pisa-Lucca-Aulla".
(25 agosto 2011)